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Search found 1233 results on 50 pages for 'del boy'.

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  • Jornada de conocimiento CX. Una experiencia sin precedentes.

    - by Noelia Gomez
    v\:* {behavior:url(#default#VML);} o\:* {behavior:url(#default#VML);} w\:* {behavior:url(#default#VML);} .shape {behavior:url(#default#VML);} Más de 40 profesionales de Contact Centers de las empresas más notorias del país, se reunieron ayer en un entorno privilegiado como es la majestuosa Casa de Velázquez de Madrid. La jornada comenzó con la bienvenida de Fernando Rumbero, Director de Generación de Negocio de Aplicaciones en Oracle, que nos planteó la situación del mercado y nos puso en perspectiva de la visión del cliente. Después Ana del Amo , Gema Sebastian, ambas especialistas en soluciones CRM,y Albert Valls, especialista en aplicaciones en la nube, nos hablaron de los retos a los que se enfrentan los departamento de atención al cliente, nos dieron las claves de cómo abordarlos y aterrizaron los conceptos con casos reales. La nota de positivismo nos la dio la ponencia de Silvia García, Directora del Instituto de la Felicidad de Coca-Cola, hablándonos de la importancia de la felicidad y cómo llevarla a nuestro trabajo y transmitirla al cliente. La jornada finalizó con una mesa redonda donde todos los asistentes compartieron sus experiencias, inquietudes y necesidades para lograr el lazo perfecto en la relación con el cliente. El broche final fue marcado por la comida con el networking como telón de fondo y amenizado por un concierto de piano en directo. Esperando que lo hayan disfrutado, queríamos agradecer a los asistentes su participación y disposición, que fueron la clave para lograr un ambiente excepcional. Normal 0 21 false false false ES X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Table Normal"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri","sans-serif"; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-theme-font:minor-fareast; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi;}

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  • How can I detect upload success/failure in a scripted command-line SFTP session

    - by pkpk
    how can I detect success/failure sftp Batch script on Windows OS? I use %errorlevel% to detect success/failure, sometime the %errorlevel% be returned by 0, but that session is fail and the file is not upload to the server. my script is below how can I detect sftp uploaded correctly? THX so much @echo off (echo cd %4 echo put %2 echo exit)>sftpScript.txt sftp -b sftpScript.txt %3 set result=%errorlevel% if result EQU 0 ( del sftpScript.txt del %2 ) else ( del sftpScript.txt ) exit %result%

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  • Oracle UCM 11g

    - by [email protected]
    Ya se ha lanzado la última versión de Oracle UCM11g. Grandes novedades, sobre todo en la arquitectura del producto, nos hacen ser muy optimistas sobre todo después de ver los resultados de rendimiento y escalabilidad obtenidos.El enlace a toda la información sobre el lanzamiento está aquí:Oracle Enterprise Content Management 11gLas novedades más importantes son:Mejor integración en tu entorno de trabajo: Nueva integración del escritorio: los contenidos se manejan usando herramientas estándares de oficina.Gestión de contenidos web en un clic: que permite a los desarrolladores y editores web acceder y actualizar contenido con un solo clic.Más funcionalidad a través de integraciones con otros productos de Oracle. Unificación del stack tecnológico de gestión de contenidosAhora Oracle ECM Suite 11g unifica todos los repositorios de contenido para facilitar su gestión en una única infraestructura.Infraestructura Oracle Fusion Middleware: Oracle ECM Suite 11g se ha trasladado completamente a la plataforma Oracle Fusion Middleware, con todas las aplicaciones soportadas por Oracle WebLogic Server y gestionado con el cuadro de mando Oracle Enterprise Manager. Rendimiento y escalabilidad ExtremosLos datos de los test de rendimiento son espectaculares corriendo en una máquina Exadata.Podéis ver un vídeo del rendimiento aquí: Bueno... 172 millones de documentos por día!!! y 124 páginas por segundo con 2 cpu's... quien quiere ser el primero en probarlo?

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  • Oracle annuncia la nuova release di Oracle Hyperion EPM System

    - by Stefano Oddone
    Lo scorso 4 Aprile, durante l'Oracle Open World tenutosi a Tokyo, Mark Hurd, Presidente di Oracle, ha annunciato l'imminente rilascio della release 11.1.2.2 di Oracle Hyperion Enterprise Performance Managent System, la piattaforma leader nel mercato mondiale dell'EPM. La nuova release introduce un insieme estremamente significativo di nuovi moduli, migliorie a moduli esistenti, evoluzioni tecnologiche e funzionali che incrementano ulteriormente il valore ed il vantaggio competitivo fornito dall'offerta Oracle. Tra le principali novità in evidenza: introduzione del nuovo modulo Oracle Hyperion Project Financial Planning, verticalizzazione per la pianificazione economico-finanziaria, il funding ed il budgeting di progetti, iniziative, attività, commesse arricchimento di Oracle Hyperion Planning con funzionalità built-in a supporto del Predictive Planning e del Rolling Forecast per supportare processi di budgeting e forecasting sempre più flessibili, frequenti ed efficaci introduzione del nuovo modulo Oracle Account Reconciliation Manager per la gestione dell'intero ciclo di vita delle attività di riconciliazione dei conti tra General Ledger e Sub-Ledger o tra sistemi contabili differenti arricchimento di Oracle Hyperion Financial Management con un'interfaccia web totalmente nuova e l'introduzione della Smart Dimensionality, ovvero la possibilità di definire modelli con più delle 12 dimensioni "canoniche" tipiche delle releases precedenti, con una gestione ottimizzata di query e calcoli in funzione della cardinalità delle dimensioni in gioco arricchimento di Oracle Hyperion Profitability & Cost Management con funzionalità di Detailed Profitability, ovvero la possibilità di implementare modelli di costing e profittabilità in presenza di dimensioni ad altissima cardinalità quali, ad esempio, gli SKU delle industrie Retail e Distribution, i clienti delle Banche Retail e delle Telco, le singole utente delle Utilities. arricchimento di Oracle Hyperion Financial Data Quality Management, in particolare della componente ERP Integrator, con estensione delle integrazioni pre-built verso SAP Financials e JD Edwards Enterprise One Financials introduzione di Oracle Exalytics, il primo engineered system specificatamente progettato per l'In-Memory Analytics che permette di ottenere performance di calcolo e di analisi senza precedenti al crescere dei volumi di dati, delle dimensioni dei modelli e della concorrenza degli utenti, supportando così processi di Business Intelligence, Planning & Budgeting, Cost Allocation sempre più articolati e distribuiti Il prossimo 19 Aprile nella sede Oracle di Cinisello Balsamo (MI) si terrà un evento dove verranno presentate in dettaglio le novità introdotte dalla nuova release dell'EPM System; l'evento sarà replicato il 3 Maggio nella sede Oracle di Roma. L'evento è pubblico e gratuito, chi fosse interessato può registrarsi qui. Per ulteriori informazioni potete fare riferimento alla Press Release Ufficiale Qui potete rivedere l'intervento di Mark Hurd all'Open World sulla Strategia Oracle per il Business Analytics

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  • Customer Service Experience, Oracle e Cels insieme per innovare le strategie.

    - by Claudia Caramelli-Oracle
    Si è svolto oggi il workshop Oracle "Customer Service Experience. Strategie per progettare un Servizio eccellente e profittevole." che ha visto il contributo del gruppo di ricerca CELS (Research Group on Industrial Engineering, Logistics and Service Operations) e della sezione ASAP SMF dell’Università degli Studi di Bergamo. Giuditta Pezzotta (PhD - Cels) e Roberto Pinto (PhD - Cels) ci hanno presentato la Service Engineering Methodology (SEEM), innovativa piattaforma metodologica che permette di ottimizzare la creazione di valore sia per il cliente finale sia per l’azienda, partendo dalla progettazione del prodotto e arrivando alla progettazione della soluzione prodotto-servizio, e valutando la bontà del prodotto-servizio ipotizzato attraverso strumenti concettuali e di simulazione dei processi. Armando Janigro, CX Strategy Director EMEA - Oracle ha invece parlato di Modern Customer Service, ovvero di come adattarsi in modo agile e veloce alle mutevoli necessità dei clienti, ipotizzando l’adozione in chiave strategica di nuovi strumenti di differenziazione e di leadership come la Customer Experience (CX) e sfruttando le nuove dinamiche di relazione azienda-singolo consumatore per ottimizzare l’esperienza multicanale e per render più efficiente il Customer Service, creando ulteriore valore. A seguire è stata mostrata da PierLuigi Coli, Principal Sales Consultant - Oracle, una demo sui prodotti Service Cloud offerti da Oracle, a supporto di tutti i concetti raccontati nelle sessioni precedenti. Il workshop è stato un’occasione unica per definire i percorsi da intraprendere per sviluppare efficaci strategie di Customer Experience grazie ad approcci e metodologie innovative alla base di uno sviluppo sostenibile del business. Le slide proiettate sono disponibili su richiesta: scrivi a Claudia Caramelli per ogni informazione o chiarimento.

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  • C++ match string in file and get line number

    - by Corey
    I have a file with the top 1000 baby names. I want to ask the user for a name...search the file...and tell the user what rank that name is for boy names and what rank for girl names. If it isn't in boy names or girl names, it tells the user it's not among the popular names for that gender. The file is laid out like this: Rank Boy-Names Girl-Names 1 Jacob Emily 2 Michael Emma . . . Desired output for input Michael would be: Michael is 2nd most popular among boy names. If Michael is not in girl names it should say: Michael is not among the most popular girl names Though if it was, it would say: Micheal is (rank) among girl names The code I have so far is below.. I can't seem to figure it out. Thanks for any help. #include <iostream> #include <fstream> #include <string> #include <cctype> using namespace std; void find_name(string name); int main(int argc, char **argv) { string name; cout << "Please enter a baby name to search for:\n"; cin >> name; /*while(!(cin>>name)) { cout << "Please enter a baby name to search for:\n"; cin >> name; }*/ find_name(name); cin.get(); cin.get(); return 0; } void find_name(string name) { ifstream input; int line = 0; string line1 = " "; int rank; string boy_name = ""; string girl_name = ""; input.open("/<path>/babynames2004.rtf"); if (!input) { cout << "Unable to open file\n"; exit(1); } while(input.good()) { while(getline(input,line1)) { input >> rank >> boy_name >> girl_name; if (boy_name == name) { cout << name << " is ranked " << rank << " among boy names\n"; } else { cout << name << " is not among the popular boy names\n"; } if (girl_name == name) { cout << name << " is ranked " << rank << " among girl names\n"; } else { cout << name << " is not among the popular girl names\n"; } } } input.close(); }

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  • Using WeakReference to resolve issue with .NET unregistered event handlers causing memory leaks.

    - by Eric
    The problem: Registered event handlers create a reference from the event to the event handler's instance. If that instance fails to unregister the event handler (via Dispose, presumably), then the instance memory will not be freed by the garbage collector. Example: class Foo { public event Action AnEvent; public void DoEvent() { if (AnEvent != null) AnEvent(); } } class Bar { public Bar(Foo l) { l.AnEvent += l_AnEvent; } void l_AnEvent() { } } If I instantiate a Foo, and pass this to a new Bar constructor, then let go of the Bar object, it will not be freed by the garbage collector because of the AnEvent registration. I consider this a memory leak, and seems just like my old C++ days. I can, of course, make Bar IDisposable, unregister the event in the Dispose() method, and make sure to call Dispose() on instances of it, but why should I have to do this? I first question why events are implemented with strong references? Why not use weak references? An event is used to abstractly notify an object of changes in another object. It seems to me that if the event handler's instance is no longer in use (i.e., there are no non-event references to the object), then any events that it is registered with should automatically be unregistered. What am I missing? I have looked at WeakEventManager. Wow, what a pain. Not only is it very difficult to use, but its documentation is inadequate (see http://msdn.microsoft.com/en-us/library/system.windows.weakeventmanager.aspx -- noticing the "Notes to Inheritors" section that has 6 vaguely described bullets). I have seen other discussions in various places, but nothing I felt I could use. I propose a simpler solution based on WeakReference, as described here. My question is: Does this not meet the requirements with significantly less complexity? To use the solution, the above code is modified as follows: class Foo { public WeakReferenceEvent AnEvent = new WeakReferenceEvent(); internal void DoEvent() { AnEvent.Invoke(); } } class Bar { public Bar(Foo l) { l.AnEvent += l_AnEvent; } void l_AnEvent() { } } Notice two things: 1. The Foo class is modified in two ways: The event is replaced with an instance of WeakReferenceEvent, shown below; and the invocation of the event is changed. 2. The Bar class is UNCHANGED. No need to subclass WeakEventManager, implement IWeakEventListener, etc. OK, so on to the implementation of WeakReferenceEvent. This is shown here. Note that it uses the generic WeakReference that I borrowed from here: http://damieng.com/blog/2006/08/01/implementingweakreferencet I had to add Equals() and GetHashCode() to his class, which I include below for reference. class WeakReferenceEvent { public static WeakReferenceEvent operator +(WeakReferenceEvent wre, Action handler) { wre._delegates.Add(new WeakReference<Action>(handler)); return wre; } public static WeakReferenceEvent operator -(WeakReferenceEvent wre, Action handler) { foreach (var del in wre._delegates) if (del.Target == handler) { wre._delegates.Remove(del); return wre; } return wre; } HashSet<WeakReference<Action>> _delegates = new HashSet<WeakReference<Action>>(); internal void Invoke() { HashSet<WeakReference<Action>> toRemove = null; foreach (var del in _delegates) { if (del.IsAlive) del.Target(); else { if (toRemove == null) toRemove = new HashSet<WeakReference<Action>>(); toRemove.Add(del); } } if (toRemove != null) foreach (var del in toRemove) _delegates.Remove(del); } } public class WeakReference<T> : IDisposable { private GCHandle handle; private bool trackResurrection; public WeakReference(T target) : this(target, false) { } public WeakReference(T target, bool trackResurrection) { this.trackResurrection = trackResurrection; this.Target = target; } ~WeakReference() { Dispose(); } public void Dispose() { handle.Free(); GC.SuppressFinalize(this); } public virtual bool IsAlive { get { return (handle.Target != null); } } public virtual bool TrackResurrection { get { return this.trackResurrection; } } public virtual T Target { get { object o = handle.Target; if ((o == null) || (!(o is T))) return default(T); else return (T)o; } set { handle = GCHandle.Alloc(value, this.trackResurrection ? GCHandleType.WeakTrackResurrection : GCHandleType.Weak); } } public override bool Equals(object obj) { var other = obj as WeakReference<T>; return other != null && Target.Equals(other.Target); } public override int GetHashCode() { return Target.GetHashCode(); } } It's functionality is trivial. I override operator + and - to get the += and -= syntactic sugar matching events. These create WeakReferences to the Action delegate. This allows the garbage collector to free the event target object (Bar in this example) when nobody else is holding on to it. In the Invoke() method, simply run through the weak references and call their Target Action. If any dead (i.e., garbage collected) references are found, remove them from the list. Of course, this only works with delegates of type Action. I tried making this generic, but ran into the missing where T : delegate in C#! As an alternative, simply modify class WeakReferenceEvent to be a WeakReferenceEvent, and replace the Action with Action. Fix the compiler errors and you have a class that can be used like so: class Foo { public WeakReferenceEvent<int> AnEvent = new WeakReferenceEvent<int>(); internal void DoEvent() { AnEvent.Invoke(5); } } Hopefully this will help someone else when they run into the mystery .NET event memory leak!

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  • Poner aplicaci&oacute;n Asp.Net en modo OFFLINE

    - by Jason Ulloa
    Una de las opciones que todo aplicación debería tener es el poder ponerse en modo OFFLINE para evitar el acceso de usuarios. Esto es completamente necesario cuando queremos realizar cambios a nuestra aplicación (cambiar algo, poner una actualización, etc) o a nuestra base de datos y evitarnos problemas con los usuarios que se encuentren logueados dentro de la aplicación en ese momento. Muchos ejemplos a través de la Web exponen la forma de realizar esta tarea utilizando dos técnicas: 1. La primera de ellas es utilizar el archivo App_Offline.htm sin embargo, esta técnica tiene un inconveniente. Y es que, una vez que hemos subido el archivo a nuestra aplicación esta se bloquea completamente y no tenemos forma de volver a ponerla ONLINE a menos que eliminemos el archivo. Es decir no podemos controlarla. 2. La segunda de ellas es el utilizar la etiqueta httpRuntime, pero nuevamente tenemos el mismo problema. Al habilitar el modo OFFLINE mediante esta etiqueta, tampoco podremos acceder a un modo de administración para cambiarla. Un ejemplo de la etiqueta httpRuntime <configuration> <system.web> <httpRuntime enable="false" /> </system.web> </configuration>   Tomando en cuenta lo anterior, lo mas optimo seria que podamos por medio de alguna pagina de administración colocar nuestro sitio en modo OFFLINE, pero manteniendo el acceso a la pagina de administración para poder volver a cambiar el valor que pondrá nuestra aplicación nuevamente en modo ONLINE. Para ello, utilizaremos el web.config de nuestra aplicación y una pequeña clase que se encargara de Leer y escribir los valores. Lo primero será, abrir nuestro web.config y definir dentro del appSettings dos nuevas KEY que contendrán los valores para el modo OFFLINE de nuestra aplicación: <appSettings> <add key="IsOffline" value="false" /> <add key="IsOfflineMessage" value="Sistema temporalmente no disponible por tareas de mantenimiento." /> </appSettings>   En las KEY anteriores tenemos el IsOffLine con value de false, esto es para indicarle a nuestra aplicación que actualmente su modo de funcionamiento es ONLINE, este valor será el que posteriormente cambiemos a TRUE para volver al modo OFFLINE. Nuestra segunda KEY (IsOfflineMessage) posee el value (Sistema temporalmente….) que será mostrado al usuario como un mensaje cuando el sitio este en modo OFFLINE. Una vez definidas nuestras dos KEY en el web.config, escribiremos una clase personalizada para leer y escribir los valores. Así que, agregamos un nuevo elemento de tipo clase al proyecto llamado SettingsRules y la definimos como Public. Está clase contendrá dos métodos, el primero será para leer los valores: public string readIsOnlineSettings(string sectionToRead) { Configuration cfg = WebConfigurationManager.OpenWebConfiguration(System.Web.Hosting.HostingEnvironment.ApplicationVirtualPath); KeyValueConfigurationElement isOnlineSettings = (KeyValueConfigurationElement)cfg.AppSettings.Settings[sectionToRead]; return isOnlineSettings.Value; }   El segundo método, será el encargado de escribir los nuevos valores al web.config public bool saveIsOnlineSettings(string sectionToWrite, string value) { bool succesFullySaved;   try { Configuration cfg = WebConfigurationManager.OpenWebConfiguration(System.Web.Hosting.HostingEnvironment.ApplicationVirtualPath); KeyValueConfigurationElement repositorySettings = (KeyValueConfigurationElement)cfg.AppSettings.Settings[sectionToWrite];   if (repositorySettings != null) { repositorySettings.Value = value; cfg.Save(ConfigurationSaveMode.Modified); } succesFullySaved = true; } catch (Exception) { succesFullySaved = false; } return succesFullySaved; }   Por último, definiremos en nuestra clase una región llamada instance, que contendrá un método encargado de devolver una instancia de la clase (esto para no tener que hacerlo luego) #region instance   private static SettingsRules m_instance;   // Properties public static SettingsRules Instance { get { if (m_instance == null) { m_instance = new SettingsRules(); } return m_instance; } }   #endregion instance   Con esto, nuestra clase principal esta completa. Así que pasaremos a la implementación de las páginas y el resto de código que completará la funcionalidad.   Para complementar la tarea del web.config utilizaremos el fabuloso GLOBAL.ASAX, este contendrá el código encargado de detectar si nuestra aplicación tiene el valor de ONLINE o OFFLINE y además de bloquear todas las paginas y directorios excepto el que le hayamos definido como administrador, esto para luego poder volver a configurar el sitio.   El evento del Global.Asax que utilizaremos será el Application_BeginRequest   protected void Application_BeginRequest(Object sender, EventArgs e) {   if (Convert.ToBoolean(SettingsRules.Instance.readIsOnlineSettings("IsOffline"))) {   string Virtual = Request.Path.Substring(0, Request.Path.LastIndexOf("/") + 1);   if (Virtual.ToLower().IndexOf("/admin/") == -1) { //We don't makes action, is admin section Server.Transfer("~/TemporarilyOfflineMessage.aspx"); }   } } La primer Línea del IF, verifica si el atributo del web.config es True o False, si es true toma la dirección WEB que se ha solicitado y la incluimos en un IF para verificar si corresponde a la Sección admin (está sección no es mas que un folder en nuestra aplicación llamado admin y puede ser cambiado a cualquier otro). Si el resultado de ese if es –1 quiere decir que no coincide, entonces, esa será la bandera que nos permitirá bloquear inmediatamente la pagina actual, transfiriendo al usuario a una pagina de mantenimiento. Ahora, en nuestra carpeta Admin crearemos una nueva pagina asp.net llamada OnlineSettings.aspx para actualizar y leer los datos del web.config y una pagina Default.aspx para pruebas. Nuestra página OnlineSettings tendrá dos pasos importantes: 1. Leer los datos actuales de configuración protected void Page_Load(object sender, EventArgs e) { if (!IsPostBack) { IsOffline.Checked = Convert.ToBoolean(mySettings.readIsOnlineSettings("IsOffline")); OfflineMessage.Text = mySettings.readIsOnlineSettings("IsOfflineMessage"); } }   2. Actualizar los datos con los nuevos valores. protected void UpdateButton_Click(object sender, EventArgs e) { string htmlMessage = OfflineMessage.Text.Replace(Environment.NewLine, "<br />");   // Update the Application variables Application.Lock(); if (IsOffline.Checked) { mySettings.saveIsOnlineSettings("IsOffline", "True"); mySettings.saveIsOnlineSettings("IsOfflineMessage", htmlMessage); } else { mySettings.saveIsOnlineSettings("IsOffline", "false"); mySettings.saveIsOnlineSettings("IsOfflineMessage", htmlMessage); }   Application.UnLock(); }   Por último en la raíz de la aplicación, crearemos una nueva página aspx llamada TemporarilyOfflineMessage.aspx que será la que se muestre cuando se bloquee la aplicación. Al final nuestra aplicación se vería algo así Página bloqueada Configuración del Bloqueo Y para terminar la aplicación de ejemplo

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  • Seminario "ABC - Activity Based Costing in Italia"

    - by claudiac.caramelli
    Martedì 5 novembre si è svolto un interessante seminario organizzato da Oracle in collaborazione con Assocontroller. Sono stati approfonditi temi riguardanti la metodologia ABC ed è stato discusso in modo oggettivo sulle problematiche, le esperienze e le evoluzioni di tale approccio. Il primo intervento, a cura di Giorgio Cinciripini (consulente e presidente di Assocontroller) ha aperto la strada alla presentazione del Prof. Alberto Bubbio, professore in economia aziendale presso l'Università Liuc. Sono stati successivamente presentati 3 case history (il caso Sandvik, Atac Patrimonio e Marazzi Group), che hanno permesso di approfondire e meglio spiegare come questa metodologia possa aiutare un'azienda a controllare i costi, per arrivare a gestirli in modo dinamico e finalizzato a seguire razionalmente l'andamento del mercato e del valore che il mercato attribuisce al prodotto o servizio che si desidera vendere. Una sala interessata e attenta agli interventi, responsi più che ottimi... Ci sono tutte le premesse per ripetere l'evento!

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  • IX eCommerce Forum: Oracle ed Euronics presentano il loro caso di successo

    - by Claudia Caramelli-Oracle
    Promosso da Netcomm, l'evento ha raggiunto la nona edizione. La tematica principale permette di indagare le dinamiche di tutta la filiera del commercio elettronico, offrendo spunti utili grazie al coinvolgimento di ospiti illustri e relatori. L'e-Commerce Forum è il luogo ideale per scoprire le opportunità del mercato italiano.Oracle, insieme a Reply, ha organizzato un workshop lunch rivolto a tutti coloro che sono interessati a sentire storie di successo circa come la piattaforma eCommerce di Oracle è stata implementata con successo. Il testimonial in questa occasione è stato Euronics. Abbiamo avuto in sala quasi 40 persone che hanno trascorso la loro pausa pranzo con noi! La tematica del resto è attuale e in continua evoluzione/espansione: l'interesse è alto e Oracle offre i mezzi più all'avanguardia per costruire la propria storia di successo proiettando le altre realtà sempre più avanti nel commercio elettronico.Per maggiori informazioni scrivi a Silvia Valgoi

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  • problem in split text by php

    - by moustafa
    Hi Team, I need to split the below contents by using the mobile number and email id. If the mobile number and email id found the content is splitted into some blocks. I am using the preg_match_all to check the mobile number and email id. For example : The Given Content: WANTED B'ful Non W'kingEdu Fair Girl for MBA 28/175 H'some Fair Mangal Gotra Boy Well estd. B'ness HI Income Status family Email: [email protected] PQM4 h'some Convent Educated B.techIIT, MS/28/5'9" Wkg in US frm repu fmlyseek b'ful,tall g i r l . Mo:09893029129 Em:[email protected] 5' 2" to 5' 5" b'ful QLFD girl for h a n d s o m e 5' 8" BPT (I) MPT G.Medalist (AUS) wkg in Australia Physiotherapist boy from V.respectable fmly of Surat / DeUli. Tel: 09825147614. EmaU: [email protected] The Desired output should be: 1st block: WANTED B'ful Non W'kingEdu Fair Girl for MBA 28/175 H'some Fair Mangal Gotra Boy Well estd. B'ness HI Income Status family Email: [email protected] 2nd block: PQM4 h'some Convent Educated B.techIIT, MS/28/5'9" Wkg in US frm repu fmlyseek b'ful,tall g i r l . Mo:09893029129 Em:[email protected] 3rd block: 5' 2" to 5' 5" b'ful QLFD girl for h a n d s o m e 5' 8" BPT (I) MPT G.Medalist (AUS) wkg in Australia Physiotherapist boy from V.respectable fmly of Surat / DeUli. Tel: 09825147614. EmaU: [email protected] I do no how to split it.I need some logics. When i am using preg_match_all when ever a mobile number found i inserted a new line and split the blocks.But email id is splitted independently.

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  • web application load / stress testing services

    - by Booji Boy
    Can you recommend reputable companies that offer help (consulting services, etc) in load testing (ASP.NET) web applications? We have a client looking to load test an ASP.NET application and we don't have any expertise in load testing web applications. The client is located in central Massachusetts. My employer http://www.goADNET.com was looking for an option besides, “I can figure out how to do it”.

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  • Live CD doesn't boot, drops to Busy Box shell

    - by D3c3nt Boy
    I am a Windows user and I'm keen to shift to Linux, so I made live CD of Ubuntu 10.10 (Maverick). This is my very first time to use Ubuntu. I put CD in the drive and set the BIOS to boot it, and the Ubuntu CD worked and logo of Ubuntu appears on screen. But suddenly before the start up screen it shows this: Busy Box v 1.5 (Ubuntu 1: 1.15.31 ubuntu5) built in shell (ash) enter help for a list of built in commands When I type help and press enter, the list of commands appear like below: alias break cd chdir command continue echo eval exec export ... This is my first time so i have no idea what to do. I restarted my pc several times but it happens every time. Please help me. What should I do?

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  • Unbutu 10.10 (MAVERICK) live cd booting?

    - by D3c3nt Boy
    I am user of window and i had keen to shift on LINUX so i made live cd of UNBUTU 10.10 (MAVERICK) THIS IS MY VERY FIRST TIME TO USE UNBUTU I put cd in cd drive and set bios setup and unbutu cd worked and logo of unbutu appear on screen but suddenly before start up screen it shows this Busy Box v 1.5 (Unbutu 1: 1.15.31 unbutu5) built in shell (ash) enter help for a list of built in commands When i type help and press enter the list of commands appear like below alias break cd chdir command continue echo eval exec export filse getopts hash help let local printf pwd read readonly return set shift source test This is my first time so i have no idea what to do i restart my pc several but it happens every time plz help me. what should i do? Sorry for my

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  • What Programming languages/technologies stack to use when building Facebook like website ?

    - by Blaze Boy
    I'm developing a website idea that will perform the same as Facebook functionality without the applications extensibility. the site will have a client application to perform a task similar to dropbox.com the site will be a social network of some sort of professionalism, it will highlight code of almost all languages has a high speed backend database Now what languages/techniques do I need to use to achieve that?

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  • Where is the "pysdm" package?

    - by John Boy
    I am new to Ubuntu. I have some old hardware lying around so I decided to build a backup/storage device. I am trying to follow this lifehacker article. It asks me to open a terminal and run sudo apt-get install pysdm. However, I keep getting Unable to locate package pysdm. Does anyone know where my pysdm is or where I can get one. I have run ubuntu from a usb key and have installed it on a hard drive and get the same message.

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  • What's a good open source cloud computing software? [closed]

    - by boy
    In particular, the "cloud" computing that I'm referring to is: I'm going to get some Linux servers. Then I have pretty big computing tasks to do every day. So my goal is to be able to run some shell command to request an "instance" (ie, if a server has 4 CPU, then the computing software will configure that server to have 4 instances, assuming all my tasks are single thread). Ideally, then I can run the following command: ./addjobs somebatchfile where somebatch file contains one command per line ./removejobs all ./listalljobs (ie, everything is done in shell. And the "computing software" can return me the hostname that's available in some environment variable, etc) And that's all I needed. I run into OpenStack.. but it seems too complicated for this purpose (ie, it does all the Imagine sharing stuff, etc).. All I want, is something SIMPLE that manages the Linux boxes for me and I'm just going to run shell commands on them... Is there such open source software? Thanks,

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  • La búsqueda de la eficiencia como Santo Grial de las TIC sanitarias

    - by Eloy M. Rodríguez
    Las XVIII Jornadas de Informática Sanitaria en Andalucía se han cerrado el pasado viernes con 11.500 horas de inteligencia colectiva. Aunque el cálculo supongo que resulta de multiplicar las horas de sesiones y talleres por el número de inscritos, lo que no sería del todo real ya que la asistencia media calculo que andaría por las noventa personas, supongo que refleja el global si incluimos el montante de interacciones informales que el formato y lugar de celebración favorecen. Mi resumen subjetivo es que todos somos conscientes de que debemos conseguir más eficiencia en y gracias a las TIC y que para ello hemos señalado algunas pautas, que los asistentes, en sus diferentes roles debiéramos aplicar y ayudar a difundir. En esa línea creo que destaca la necesidad de tener muy claro de dónde se parte y qué se quiere conseguir, para lo que es imprescindible medir y que las medidas ayuden a retroalimentar al sistema en orden de conseguir sus objetivos. Y en este sentido, a nivel anecdótico, quisiera dejar una paradoja que se presentó sobre la eficiencia: partiendo de que el coste/día de hospitalización es mayor al principio que los últimos días de la estancia, si se consigue ser más eficiente y reducir la estancia media, se liberarán últimos días de estancia que se utilizarán para nuevos ingresos, lo que hará que el número de primeros días de estancia aumente el coste económico total. En este caso mejoraríamos el servicio a los ciudadanos pero aumentaríamos el coste, salvo que se tomasen acciones para redimensionar la oferta hospitalaria bajando el coste y sin mejorer la calidad. También fue tema destacado la posibilidad/necesidad de aprovechar las capacidades de las TIC para realizar cambios estructurales y hacer que la medicina pase de ser reactiva a proactiva mediante alarmas que facilitasen que se actuase antes de ocurra el problema grave. Otro tema que se trató fue la necesidad real de corresponsabilizar de verdad al ciudadano, gracias a las enormes posibilidades a bajo coste que ofrecen las TIC, asumiendo un proceso hacia la salud colaborativa que tiene muchos retos por delante pero también muchas más oportunidades. Y la carpeta del ciudadano, emergente en varios proyectos e ideas, es un paso en ese aspecto. Un tema que levantó pasiones fue cuando la Directora Gerente del Sergas se quejó de que los proyectos TIC eran lentísimos. Desgraciadamente su agenda no le permitió quedarse al debate que fue bastante intenso en el que salieron temas como el larguísimo proceso administrativo, las especificaciones cambiantes, los diseños a medida, etc como factores más allá de la eficiencia especifica de los profesionales TIC involucrados en los proyectos. Y por último quiero citar un tema muy interesante en línea con lo hablado en las jornadas sobre la necesidad de medir: el Índice SEIS. La idea es definir una serie de criterios agrupados en grandes líneas y con un desglose fino que monitorice la aportación de las TIC en la mejora de la salud y la sanidad. Nos presentaron unas versiones previas con debate aún abierto entre dos grandes enfoques, partiendo desde los grandes objetivos hasta los procesos o partiendo desde los procesos hasta los objetivos. La discusión no es sólo académica, ya que influye en los parámetros a establecer. La buena noticia es que está bastante avanzado el trabajo y que pronto los servicios de salud podrán tener una herramienta de comparación basada en la realidad nacional. Para los interesados, varios asistentes hemos ido tuiteando las jornadas, por lo que el que quiera conocer un poco más detalles puede ir a Twitter y buscar la etiqueta #jisa18 y empezando del más antiguo al más moderno se puede hacer un seguimiento con puntos de vista subjetivos sobre lo allí ocurrido. No puedo dejar de hacer un par de autocríticas, ya que soy miembro de la SEIS. La primera es sobre el portal de la SEIS que no ha tenido la interactividad que unas jornadas como estas necesitaban. Pronto empezará a tener documentos y análisis de lo allí ocurrido y luego vendrán las crónicas y análisis más cocinados en la revista I+S. Pero en la segunda década del siglo XXI se necesita bastante más. La otra es sobre la no deseada poca presencia de usuarios de las TIC sanitarias en los roles de profesionales sanitarios y ciudadanos usuarios de los sistemas de información sanitarios. Tenemos que ser proactivos para que acudan en número significativo, ya que si no estamos en riesgo de ser unos TIC-sanitarios absolutistas: todo para los usuarios pero sin los usuarios. Tweet

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  • Ajax Autocomplete Extender

    - by Jason Ulloa
    El objetivo de este post es preparar un ejemplo sobre un tema que es planteado muy frecuentemente en los Foros de MSDN, como realizar un Autocomplete contra una base de datos. Qué requerimos? Antes de poder realizar un Autocomplete debemos tener en cuenta los elementos principales que requerimos para poder hacerlo funcionar, descritos de la siguiente manera: 1. Textbox: Nuestro grandioso amigo Textbox, que será donde el usuario ingresará los datos a buscar. 2. Un Webservice: que contendrá el método que se conectara a la base de datos y devolverá una lista con la información encontrada. 3. Ajax Autocomplete Extender: este es por decirlo así, el elemento más importante. Nos servirá como medio de enlace entre el webservice que expone el método y el textbox recuperando y mostrando los datos en forma de lista desplegable. La implementación Si bien parecierá complicado, crear un autocomplete extender es bastante sencillo. Empezaremos creando un nuevo sitio asp.net, en este sitio agregaremos un textbox y dos controles muy importantes de Ajax el ToolkitScriptManager para controlar el rende rizado de los script de ajax y el AutocompleteExtender que, como mencione anteriormente, será el medio de enlace. Antes de mostrar como quedará el código de lo anterior, explicaré algunas propiedades del AutocompleteExtender para que se entienda de mejor manera: 1. El ServicePath: contiene la ruta relativa al webservice que utilizaremos. 2. MinimumPrefixLength: se refiere al número de caracteres que deben ser digitados antes de iniciar la búsqueda. 3. ServiceMethod: el nombre del metodo de nuestro webservice que se encargará de devolver los datos. 4. EnableCaching: para mantener en cache los datos consultados, obteniendo mayor velocidad. 5. TargetControlID: una de las propiedades más importantes, acá se coloca el nombre del textbox al cual se unirá el Autocomplete 6. CompletionInterval: tiempo que debe transcurrir antes de iniciar con el trabajo de los datos. Una vez, explicadas las propiedades básicas, veamos como queda implementada la primer parte de nuestro autocomplete: <form id="form1" runat="server"> <div> <asp:ToolkitScriptManager ID="manager" runat="server" /> <asp:TextBox ID="TextBox1" runat="server"></asp:TextBox> <asp:AutoCompleteExtender ID="AutoCompleteExtender1" runat="server" ServicePath="WebService.asmx" MinimumPrefixLength="1" ServiceMethod="PersonasInfo " EnableCaching="true" TargetControlID="TextBox1" UseContextKey="True" CompletionSetCount="10" CompletionInterval="0"> </asp:AutoCompleteExtender> </div> </form>   Ahora que nuestro código html está completo, es hora de trabajar directamente con nuestro webservice, este deberá contener un método que devuelva una lista o arreglo de datos, los cuales por supuesto, serán traídos desde la base de datos. Antes de implementar este método, debemos asegurarnos de que nuestra clase del webservice tiene habilitados los espacios para ser utilizada [System.Web.Script.Services.ScriptService()] [WebService(Namespace = "http://tempuri.org/")] [WebServiceBinding(ConformsTo = WsiProfiles.BasicProfile1_1)] public class WebService : System.Web.Services.WebService {}   Ahora si, nuestro metodo principal [WebMethod()] [System.Web.Script.Services.ScriptMethod()] public string[] PersonasInfo(string prefixText, int count) { string connstring = ConfigurationManager.ConnectionStrings["LocalSqlServer"].ConnectionString;   using (SqlConnection conn = new SqlConnection(connstring)) { SqlCommand comando = new SqlCommand("select nombre from personas where nombre LIKE '%' + @param + '%' ", conn); comando.Parameters.AddWithValue("@param", prefixText); SqlDataReader dr = default(SqlDataReader); comando.Connection.Open(); dr = comando.ExecuteReader(); List<string> items = new List<string>();   while (dr.Read()) { items.Add(dr["nombre"].ToString()); } comando.Connection.Close(); return items.ToArray(); } }   Del método anterior no explicaré en profundidad, pues es bastante sencillo. Una consulta a la base de datos utilizando un datareader y devolviendo los datos en una lista como arreglo. Lo más importante serían las 2 primeras líneas [WebMethod()] y el [ScriptMethod()] las cuales habilitan nuestro método para poder ser accedido y utilizado. Por último, el código de ejemplo en C# (VB Autcomplete):

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  • Oracle participó en el Expocontact14

    - by Noelia Gomez
    Normal 0 false false false EN-US X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 Los pasados 27 y 28 de Mayo tuvo lugar el congreso Expocontact en el Museo del Traje. El congreso volvió a ser punto de encuentro de los mejores expertos y empresas líderes del sector Contact Center con una convocatoria de 700 asistentes. Oracle, además de patrocinador del evento, formó parte de la agenda con la ponencia de Victor López, Sales Consulting Director, CRM Orale Ibérica en la que explicó “Cómo pasar de atender a “gestionar experiencias” ”. En esta ponencia trasladó la importancia de la innovación tecnológica en el servicio al cliente ya que a través de este “puedes disponer del perfil completo de tu cliente” y hacer tu trabajo más ágil y funcional, comentaba Victor. Además, aprovechó para resaltar las mayores funcionalidades de las soluciones de CX (Customer Experience) de Oracle en la nube: “multicanal, móviles, integradas y flexibles”. Normal 0 false false false EN-US X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Table Normal"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri","sans-serif"; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-theme-font:minor-fareast; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi;} Además de las ponencias, la agenda contaba con una mesa redonda donde se debatió sobre la gestión integral del cliente desde una perspectiva global. La interacción de la audiencia fue clave durante las dos jornadas, pudiendo votar a las preguntas propuestas sobre las ponencias en directo y conociendo al momento los resultados, a través de una aplicación móvil. Algo que hizo constatar un mensaje clave para este sector: “saber escuchar al cliente” Conoce ya nuestras soluciones de CX aquí. /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Table Normal"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri","sans-serif"; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-theme-font:minor-fareast; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi;}

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  • jQuery hide ul header when all entries are deleted...

    - by Scott
    I'm a noob with jQuery...and I hope I've explained this well enough; I have a <ul> header that appears when I've added an entry to a dynamically created list using $.post. Each entry added has a delete/edit button associated with it. Header is this: <ul class="header"> <li>Month</li> <li>Year</li> <li>Cottage</li> </ul> My dynamic list that is created: <ul class="addedItems"> <li>Month</li> <li>Year</li> <li>Cottage</li> <li><span class="edit">edit</span></li> <li><span class="del">delete</span></li> </ul> This all looks like this: Month Year Cottage <--this appears after I've added an entry -------------------------------- and I want it to stick around unless all items are deleted. Dec 1990 Fir edit/delete <--entries Jan 2000 Willow edit/delete My question is: Is there some kind of conditional that I can use with jQuery to hide the class="header" if all the items are deleted? I've read up on conditional statements like is and not with jq but I'm not really understanding how they work. All of the items in class="addedItems" is stored in data produced by JSON. This is the delete function: $(".del").live("click", function(){ var del = this; var thisVal = $(del).val(); $.post("delete.php", { dirID : thisVal }, function(data){ if(confirm("Are you sure you want to DELETE this entry?") == true) { if(data.success) { //hide the class="header" here somwhere?? $(del).parents(".addedItems").hide(); } else if(data.error) { // throw error if item does not delete } } }, "json"); return false; }); //end of .del function Here is the delete.php <?php if($_POST) { $data['delID'] = $_POST['dirID']; $query = "DELETE from //tablename WHERE dirID = '{$data['delID']}' LIMIT 1"; $result = $db->query($query); if($result) { $data['success'] = true; $data['message'] = "Entry was successfully removed."; } else { $data['error'] = true; $data['message'] = "Item could not be deleted."; } echo json_encode($data); } ?>

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  • NHibernate with Framework .NET Framework 2

    - by Daniel Dolz
    Hi. I can not make NHibernate 2.1 work in machines without framework 3.X (basically, windows 2000 SP4, although it happens with XP too). NHibernate doc do no mention this. Maybe you can help? I NEED to make NHibernate 2.1 work in Windows 2000 PCs, so you think this can be done? Thanks! PD: DataBase is SQL 2000/2005. Error is: NHibernate.MappingException: Could not compile the mapping document: Datos.NH_VEN_ComprobanteBF.hbm.xml ---> NHibernate.HibernateException: Could not instantiate dialect class NHibernate.Dialect.MsSql2000Dialect ---> System.Reflection.TargetInvocationException: Se produjo una excepción en el destino de la invocación. ---> System.TypeInitializationException: Se produjo una excepción en el inicializador de tipo de 'NHibernate.NHibernateUtil'. ---> System.TypeLoadException: No se puede cargar el tipo 'System.DateTimeOffset' del ensamblado'mscorlib, Version=2.0.0.0, Culture=neutral, PublicKeyToken=b77a5c561934e089'. en NHibernate.Type.DateTimeOffsetType.get_ReturnedClass() en NHibernate.NHibernateUtil..cctor() --- Fin del seguimiento de la pila de la excepción interna --- en NHibernate.Dialect.Dialect..ctor() en NHibernate.Dialect.MsSql2000Dialect..ctor() --- Fin del seguimiento de la pila de la excepción interna --- en System.RuntimeTypeHandle.CreateInstance(RuntimeType type, Boolean publicOnly, Boolean noCheck, Boolean& canBeCached, RuntimeMethodHandle& ctor, Boolean& bNeedSecurityCheck) en System.RuntimeType.CreateInstanceSlow(Boolean publicOnly, Boolean fillCache) en System.RuntimeType.CreateInstanceImpl(Boolean publicOnly, Boolean skipVisibilityChecks, Boolean fillCache) en System.Activator.CreateInstance(Type type, Boolean nonPublic) en NHibernate.Bytecode.ActivatorObjectsFactory.CreateInstance(Type type) en NHibernate.Dialect.Dialect.InstantiateDialect(String dialectName) --- Fin del seguimiento de la pila de la excepción interna --- en NHibernate.Dialect.Dialect.InstantiateDialect(String dialectName) en NHibernate.Dialect.Dialect.GetDialect(IDictionary`2 props) en NHibernate.Cfg.Configuration.AddValidatedDocument(NamedXmlDocument doc) --- Fin del seguimiento de la pila de la excepción interna --- en NHibernate.Cfg.Configuration.LogAndThrow(Exception exception) en NHibernate.Cfg.Configuration.AddValidatedDocument(NamedXmlDocument doc) en NHibernate.Cfg.Configuration.ProcessMappingsQueue() and continues...

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  • Default value list for pipeline param in Powershell

    - by fatcat1111
    I have a Powershell script that reads values off of the pipeline: PARAM ( [Parameter(ValueFromPipeline = $true)] $s ) PROCESS { echo "* $s" } Works just fine: PS my.ps1 foo * foo I would like the script to have list of default values, as the most common usage will always use the same values and storing them in the default will be most convenient. I did the usual assignment: PARAM ( [Parameter(ValueFromPipeline = $true)] $s = 'bar' ) PROCESS { echo "* $s" } Again, works just fine: PS my.ps1 * bar PS my.ps1 foo * foo However when setting the default to be a list, I get back something entirely reasonable but not at all what I want: PARAM ( [Parameter(ValueFromPipeline = $true)] $s = @('bar', 'bat', 'boy') ) PROCESS { echo "* $s" } Result: PS my.ps1 * bar bat boy I expected: PS my.ps1 * bar * bat * boy How can I get one call in to the Process loop for each default value? (This is somewhat different than getting one call in to Process, and wrapping the current body of in a big foreach loop over $s).

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  • General RewriteRule for many undefined parameters in URL

    - by FedericoBiccheddu
    I'm trying to write a rule to make that one can generalize, since multiple pages to pass the values are different. Right now I could do: RewriteRule ^forum/([^/]{1,255})/([\+]{1})/((([a-z]+)([_]{1})([a-zA-Z0-9]+)([/]?))+)$ forum.php?name=$1&$5=$7 [L] To address such as: Nome+del+Forum/+/page_1/action_do Should return: forum.php?name=Nome+del+Forum&page=1&action=do Instead, take only the last parameter (in this case action=do): forum.php?name=Nome+del+Forum&action=do How can I fix? Thanks in advance!

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  • [.htaccess] General RewriteRule for many undefined parameters in url

    - by FedericoBiccheddu
    I'm trying to write a rule to make that one can generalize, since multiple pages to pass the values are different. Right now I could do: RewriteRule ^forum/([^/]{1,255})/([\+]{1})/((([a-z]+)([_]{1})([a-zA-Z0-9]+)([/]?))+)$ forum.php?name=$1&$5=$7 [L] To address such as: Nome+del+Forum/+/page_1/action_do Should return: forum.php?name=Nome+del+Forum&page=1&action=do Instead, take only the last parameter (in this case action=do): forum.php?name=Nome+del+Forum&action=do How can I fix? Thanks in advance!

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