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  • Sorgenia rende più rapido ed efficace l'intero processo di gestione dei clienti

    - by antonella.buonagurio(at)oracle.com
    Sorgenia SpA, uno dei maggiori protagonisti del mercato libero italiano dell'energia elettrica e del gas naturale, grazie a Oracle Siebel CRM ha reso più fluido ed efficace il processo di gestione clienti. La riduzione dei tempi di chiamata, possibile grazie a Oracle Siebel CRM, ha permesso a Sorgenia SpA di gestire con puntualità ed efficacia un numero di richieste sempre maggiore mantenedo elevato il livello di servizio offerto. Leggi qui l'intero caso di successo  

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  • Oracle annuncia la nuova release di Oracle Hyperion EPM System

    - by Stefano Oddone
    Lo scorso 4 Aprile, durante l'Oracle Open World tenutosi a Tokyo, Mark Hurd, Presidente di Oracle, ha annunciato l'imminente rilascio della release 11.1.2.2 di Oracle Hyperion Enterprise Performance Managent System, la piattaforma leader nel mercato mondiale dell'EPM. La nuova release introduce un insieme estremamente significativo di nuovi moduli, migliorie a moduli esistenti, evoluzioni tecnologiche e funzionali che incrementano ulteriormente il valore ed il vantaggio competitivo fornito dall'offerta Oracle. Tra le principali novità in evidenza: introduzione del nuovo modulo Oracle Hyperion Project Financial Planning, verticalizzazione per la pianificazione economico-finanziaria, il funding ed il budgeting di progetti, iniziative, attività, commesse arricchimento di Oracle Hyperion Planning con funzionalità built-in a supporto del Predictive Planning e del Rolling Forecast per supportare processi di budgeting e forecasting sempre più flessibili, frequenti ed efficaci introduzione del nuovo modulo Oracle Account Reconciliation Manager per la gestione dell'intero ciclo di vita delle attività di riconciliazione dei conti tra General Ledger e Sub-Ledger o tra sistemi contabili differenti arricchimento di Oracle Hyperion Financial Management con un'interfaccia web totalmente nuova e l'introduzione della Smart Dimensionality, ovvero la possibilità di definire modelli con più delle 12 dimensioni "canoniche" tipiche delle releases precedenti, con una gestione ottimizzata di query e calcoli in funzione della cardinalità delle dimensioni in gioco arricchimento di Oracle Hyperion Profitability & Cost Management con funzionalità di Detailed Profitability, ovvero la possibilità di implementare modelli di costing e profittabilità in presenza di dimensioni ad altissima cardinalità quali, ad esempio, gli SKU delle industrie Retail e Distribution, i clienti delle Banche Retail e delle Telco, le singole utente delle Utilities. arricchimento di Oracle Hyperion Financial Data Quality Management, in particolare della componente ERP Integrator, con estensione delle integrazioni pre-built verso SAP Financials e JD Edwards Enterprise One Financials introduzione di Oracle Exalytics, il primo engineered system specificatamente progettato per l'In-Memory Analytics che permette di ottenere performance di calcolo e di analisi senza precedenti al crescere dei volumi di dati, delle dimensioni dei modelli e della concorrenza degli utenti, supportando così processi di Business Intelligence, Planning & Budgeting, Cost Allocation sempre più articolati e distribuiti Il prossimo 19 Aprile nella sede Oracle di Cinisello Balsamo (MI) si terrà un evento dove verranno presentate in dettaglio le novità introdotte dalla nuova release dell'EPM System; l'evento sarà replicato il 3 Maggio nella sede Oracle di Roma. L'evento è pubblico e gratuito, chi fosse interessato può registrarsi qui. Per ulteriori informazioni potete fare riferimento alla Press Release Ufficiale Qui potete rivedere l'intervento di Mark Hurd all'Open World sulla Strategia Oracle per il Business Analytics

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  • Dependency Injection/IoC container practices when writing frameworks

    - by Dave Hillier
    I've used various IoC containers (Castle.Windsor, Autofac, MEF, etc) for .Net in a number of projects. I have found they tend to encourage a number of bad practices. Are there any established practices for IoC container use, particularly when providing a platform/framework? My aim as a framework writer is to make code as simple and as easy to use as possible. I'd rather write one line of code to construct an object than ten or even just two. For example, a couple of code smells that I've noticed and don't have good suggestions to: Large number of parameters (5) for constructors. Creating services tends to be complex; all of the dependencies are injected via the constructor - despite the fact that the components are rarely optional (except for maybe in testing). Lack of private and internal classes; this one may be a specific limitation of using C# and Silverlight, but I'm interested in how it is solved. It's difficult to tell what a frameworks interface is if all the classes are public; it allows me access to private parts that I probably shouldnt touch. Coupling the object lifecycle to the IoC container. It is often difficult to manually construct the dependencies required to create objects. Object lifecycle is too often managed by the IoC framework. I've seen projects where most classes are registered as Singletons. You get a lack of explicit control and are also forced to manage the internals (it relates to the above point, all classes are public and you have to inject them). For example, .Net framework has many static methods. such as, DateTime.UtcNow. Many times I have seen this wrapped and injected as a construction parameter. Depending on concrete implementation makes my code hard to test. Injecting a dependency makes my code hard to use - particularly if the class has many parameters. How do I provide both a testable interface, as well as one that is easy to use? What are the best practices?

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  • 5 tipologie di consumatori con cui confrontarsi per rendere vincenti le proprie strategie di CRM

    - by antonella.buonagurio(at)oracle.com
    Sono 5 le tipologie di consumatori che  rappresentano 5 differenti modalità di acquisto di cui le aziende devono tenere in considerazione nella pianificazione dei propri piani strategici del 2011. Oltre al "consumatore just-in-time", già citato in un precedente articolo apparso sul Wall Street Journal a Novembre ecco le altre tipologie evidenziate da Lioe Arussy (Strativity Group). Il consumatore alla ricerca degli sconti Il consumatore diffidente Il consumatore timoroso Il consumatore fai-da-te Il consumatore indulgente Per ognuno di queste categorie viene evidenziato il modello di comportamento e il conseguente modello di acquisto. Per saperne di più  

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  • 5 tipologie di consumatori con cui confrontarsi per rendere vincenti le proprie strategie di CRM

    - by antonella.buonagurio(at)oracle.com
    Sono 5 le tipologie di consumatori che  rappresentano 5 differenti modalità di acquisto di cui le aziende devono tenere in considerazione nella pianificazione dei propri piani strategici del 2011. Oltre al "consumatore just-in-time", già citato in un precedente articolo apparso sul Wall Street Journal a Novembre ecco le altre tipologie evidenziate da Lioe Arussy (Strativity Group). Il consumatore alla ricerca degli sconti Il consumatore diffidente Il consumatore timoroso Il consumatore fai-da-te Il consumatore indulgente Per ognuno di queste categorie viene evidenziato il modello di comportamento e il conseguente modello di acquisto. Per saperne di più 

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  • Con Oracle l’Azienda Sanitaria della Provincia di Trento vince l'HR Innovation Award

    - by Lara Ermacora
    Il 14 giugno, si è tenuto il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011 dell'Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano. La Ricerca ha coinvolto 108 Direttori HR delle più importanti aziende operanti in Italia con l'obiettivo di comprendere l'evoluzione dei modelli organizzativi e promuovere l'innovazione dei processi di gestione e sviluppo delle Risorse Umane attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie ICT. La presentazione dei risultati della Ricerca è stata seguita da una Tavola Rotonda a cui hanno partecipato i referenti di alcune delle principali aziende che offrono servizi e soluzioni in ambito HR e dalla consegna dei Premi “HR Innovation Award”, un’importante occasione di confronto su casi di eccellenza nell’innovazione dei processi HR . L’Azienda per i Servizi Sanitari di Trento (APSS) ha ricevuto il premio HR Innovation Award nella categoria “Valutazione delle prestazioni e gestione delle carriere”. Riconoscimento conseguito grazie al progetto di miglioramento della gestione del personale portato avanti facendo leva su Oracle PeopleSoft HCM (Human Capital Management) , la soluzione applicativa integrata di Oracle a supporto della direzione risorse umane. Il progetto nasce da una chiara esigenza dell'azienda sanitaria ad utilizzare un sistema applicativo che consentisse di migliorare i processi di gestione delle risorse umane fornendo una visione univoca delle informazioni relative a ciascun dipendente, contrariamente a quanto accadeva in passato. La scelta è caduta su Oracle Peoplesoft HCM per varie motivazioni. Prima di tutto perchè si tratta di una piattaforma unica e integrata che permette una gestione del personale snella. Questo avviene soprattutto perchè la piattaforma, ricostruendo la soria di ciascun dipendente, lo storico delle sue valutazioni e un quadro chiaro delle gerarchie aziendali, mette l’individuo al centro del sistema e consente di sviluppare assetti organizzativi e modalità operative in grado di garantire il collegamento tra tutte le fasi del processo di gestione delle risorse umane. Per maggiori informazioni sul progetto ecco una breve intervista di cui aveva già parlato ad Ettore Turra , responsabile del programma Sviluppo Risorse Umane APPS Trento:

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  • How to use DI and DI containers

    - by Pinetree
    I am building a small PHP mvc framework (yes, yet another one), mostly for learning purposes, and I am trying to do it the right way, so I'd like to use a DI container, but I am not asking which one to use but rather how to use one. Without going into too much detail, the mvc is divided into modules which have controllers which render views for actions. This is how a request is processed: a Main object instantiates a Request object, and a Router, and injects the Request into the Router to figure out which module was called. then it instantiates the Module object and sends the Request to that the Module creates a ModuleRouter and sends the Request to figure out the controller and action it then creates the Controller and the ViewRenderer, and injects the ViewRenderer into the Controller (so that the controller can send data to the view) the ViewRenderer needs to know which module, controller and action were called to figure out the path to the view scripts, so the Module has to figure out this and inject it to the ViewRenderer the Module then calls the action method on the controller and calls the render method on the ViewRenderer For now, I do not have any DI container set up, but what I do have are a bunch of initX() methods that create the required component if it is not already there. For instance, the Module has the initViewRenderer() method. These init methods get called right before that component is needed, not before, and if the component was already set it will not initialize it. This allows for the components to be switched, but it does not require manually setting them if they are not there. Now, I'd like to do this by implementing a DI container, but still keep the manual configuration to a bare minimum, so if the directory structure and naming convention is followed, everything should work, without even touching the config. If I use the DI container, do I then inject it into everything (the container would inject itself when creating a component), so that other components can use it? When do I register components with the DI? Can a component register other components with the DI during run-time? Do I create a 'common' config and use that? How do I then figure out on the fly which components I need and how they need to be set up? If Main uses Router which uses Request, Main then needs to use the container to get Module (or does the module need to be found and set beforehand? How?) Module uses Router but needs to figure out the settings for the ViewRenderer and the Controller on the fly, not in advance, so my DI container can't be setting those on the Module before the module figures out the controller and action... What if the controller needs some other service? Do I inject the container into every controller? If I start doing that, I might just inject it into everything... Basically I am looking for the best practices when dealing with stuff like this. I know what DI is and what DI containers do, but I am looking for guidance to using them in real life, and not some isolated examples on the net. Sorry for the lengthy post and many thanks in advance.

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  • CUOA Workshop: “L’evoluzione dei modelli e dei sistemi di analisi e reporting direzionale”

    - by Paolo Leveghi
    Il 26 Giugno scorso presso l’Aula Magna della Fondazione CUOA si è tentuo il workshop “L’evoluzione dei modelli e dei sistemi di analisi e reporting direzionale”, promosso dal Club Finance CUOA con la collaborazione di Oracle .  Una recente analisi di Gartner ha evidenziato che Executives Finance ed IT hanno identificato Business Intelligence, Analytics e Performance Management come tema prioritario su cui concentrare gli investimenti “tecnologici” nel 2013 confermando, se mai qualcuno ne avesse avuto bisogno, la continua e crescente attenzione delle aziende alla propria capacità di definire, produrre e gestire informazioni funzionali all’identificazione di opportunità, alla valutazione di rischi ed impatti, alla simulazione degli effetti di operazioni ordinarie e straordinarie...in un solo concetto, informazioni funzionali alla guida dell’azienda. Questo dato è ancora più interessante se incrociato con il risultato di una survey condotta da CFO Magazine e KPMG International nella quale il 48% dei CFO intervistati ha dichiarato di ritenere i propri sistemi datati ed poco flessibili, quindi un limite, se non proprio un freno, alla loro volontà di essere agenti del cambiamento. A fronte di tutto questo, le aziende dimostrano un crescente interesse a capire cosa fare, oggi e domani, per migliorare la propria capacità di sfruttare una risorsa aziendale estremamente pregiata quale l’informazione. L’    Obiettivo del workshop è quindi stato quello di analizzare in quale scenario stanno operando oggi le aziende del Nord Est Italiano verificando, grazie alle testimonianze di ITAL TBS e del Gruppo Carraro,  lo “stato di salute” dei processi di Business Analytics, il livello di cultura aziendale ed il grado di adozione di soluzioni da parte dei CFO, del Management e più in generale dei decisori aziendali, i percorsi evolutivi e prospettici per migliorare su questi temi

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  • Woolrich Parka di tutti i tipi con punti di prezzo poco costoso

    - by maple
    Sebbene il modello di Woolrich Parka Femmine è Giubbotto Woolrich così intenso alla fine, il concetto resta da come l'unica look.During inverno Inuit stagione mesi, scelgono in pile camicie cappotto ricchi rispetto ad altri in quanto mantenere il heated.Tide sistema completamente regolabile in direzione del coperchio, costo pesante di stagno grado comparabili con piuma riscaldata, viene dopo guardando. Overstriking velo maglia, si Woolrich Artic Parka può facilmente prendere position.Woolrich migliora il cliente con la migliore fatta di abiti giacca in pile.wufengfengmaple36

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  • CUSTOMER INSIGHT, Trend, Modelli e Tecnologie di Successo nel CRM di ultima generazione

    - by antonella.buonagurio(at)oracle.com
    Il CRM è una necessità sia per le grandi realtà aziendali che per le medie imprese, che hanno una crescente necessità di dati, informazioni, intelligence sui loro clienti. Molte realtà hanno sviluppato al loro interno sistemi di CRM ad hoc, ma, non avendo l'informatica nel loro DNA, hanno impiegato molto tempo su aspetti tecnici ed operativi piuttosto che sull'interpretazione, elaborazione e riflessione dei dati raccolti. Per maggiori informazioni e visionare l'agenda dell'evento clicca qui

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  • IOC - Should util classes with static helper methods be wired up with IOC?

    - by Greg
    Hi, Just trying to still get my head around IOC principles. Q1: Static Methods - Should util classes with static helper methods be wired up with IOC? For example if I have a HttpUtils class with a number of static methods, should I be trying to pass it to other business logic classes via IOC? Follow on questions for this might be: Q2: Singletons - What about things like logging where you may typically get access to it via a Logger.getInstance() type call. Would you normally leave this as is, and NOT use IOC for injecting the logger into business classes that need it? Q3: Static Classes - I haven't really used this concept, but are there any guidelines for how you'd typically handle this if you were moving to an IOC based approach. Thanks in advance.

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  • La pianificazione finanziaria fra le opere di Peggy Guggenheim

    - by user812481
    Lo scorso 22 giugno nella fantastica cornice del Palazzo Venier dei Leoni a Venezia si è tenuto il CFO Executive meeting & event sul Cash flow planning &Optimization. L’evento iniziato con un networking lunch ha permesso agli ospiti di godere della fantastica vista della terrazza panoramica del palazzo che affaccia su Canal Grande. Durante i lavori, Oracle e Reply Consulting, partner dell’evento, hanno parlato della strategia di corporate finance e del valore della pianificazione economico-finanziaria- patrimoniale integrata. Grazie alla partecipazione di Banca IMI si sono potuti approfondire i temi del Business Plan, Sensitivity Analysis e Covenant Test nelle operazioni di Finanza Strutturata. AITI (Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa) ha concluso i lavori dando una visione a 360° della pianificazione finanziaria, spiegando il percorso strategico necessario per i flussi di capitale a sostegno del business. Ecco l’elenco degli interventi: Il valore della pianificazione economico-finanziaria-patrimoniale integrata per il CFO nei processi di corporate governance - Lorenzo Mariani, Partner - Reply Consulting Business Plan, Sensitivity Analysis e Covenant Test nelle operazioni di Finanza Strutturata: applicazioni nelle fasi di concessione del credito e di monitoraggio dei rischi - Gianluca Vittucci, Responsabile Finanza Strutturata Banca dei Territori - Banca IMI Dalla strategia di corporate finance al planning operativo: una visione completa ed integrata del processo di pianificazione economico-finanziario-patrimoniale - Edilio Rossi, EPM Business Development Manager, Italy - Oracle EMEA Pianificazione Finanziaria: percorso strategico per ottimizzare i flussi di capitale allo sviluppo del business Aziendale; processo base nelle relazioni con il sistema bancario - Giovanni Ceci, Consigliere AITI e Temporary Finance Manager - Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa Per visualizzare tutte le presentazioni seguici su slideshare.  Per visualizzare tutte le foto della giornata clicca qui.

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  • can I use the IOC when using a 3rd party library

    - by Greg
    Hi, Q1 If I have a reusable library that is available, that uses interfaces with classes that use the getInstance concept to create concrete classes for you to use, then in this case would that make sense on the client side to use the IOC container to create instances of these classes? Or is that really applying a double layer of abstraction? Q2 Or in the cases where I'm building the reusable library myself and want the client to use an IOC container, then in my reusable library would I then dispense with any overhead of having factories or "getInstance" methods to instantiate the classes in the client? (i.e. as the IOC container would do this no?)

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  • Creating an object that is ready to be used & unset properties - with IoC

    - by GetFuzzy
    I have a question regarding the specifics of object creation and the usage of properties. A best practice is to put all the properties into a state such that the object is useful when its created. Object constructors help ensure that required dependencies are created. I've found myself following a pattern lately, and then questioning its appropriateness. The pattern looks like this... public class ThingProcesser { public List<Thing> CalculatedThings { get; set; } public ThingProcesser() { CalculatedThings = new List<Thing>(); } public double FindCertainThing() { CheckForException(); foreach (var thing in CalculatedThings) { //do some stuff with things... } } public double FindOtherThing() { CheckForException(); foreach (var thing in CalculatedThings) { //do some stuff with things... } } private void CheckForException() { if (CalculatedThings.Count < 2) throw new InvalidOperationException("Calculated things must have more than 2 items"); } } The list of items is not being changed, just looked through by the methods. There are several methods on the class, and to avoid having to pass the list of things to each function as a method parameter, I set it once on the class. While this works, does it violate the principle of least astonishment? Since starting to use IoC I find myself not sticking things into the constructor, to avoid having to use a factory pattern. For example, I can argue with myself and say well the ThingProcessor really needs a List to work, so the object should be constructed like this. public class ThingProcesser { public List<Thing> CalculatedThings { get; set; } public ThingProcesser(List<Thing> calculatedThings) { CalculatedThings = calculatedThings; } } However, if I did this, it would complicate things for IoC, and this scenario hardly seems appropriate for something like the factory pattern. So in summary, are there some good guidelines for when something should be part of the object state, vs. passed as a method parameter? When using IoC, is the factory pattern the best way to deal with objects that need created with state? If something has to be passed to multiple methods in a class, does that render it a good candidate to be part of the objects state?

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  • DI/IoC in Java for a .NET'er used to Castle.Windsor

    - by Ciddan
    Is there a Java DI container that works in a similar way to the most excellent Castle.Windsor container on the .NET side? The Java containers I've had a look at all seem to rely on annotations (Guice) within my services, which I don't dig all that much - I'd like to go POJO all the way if possible. Spring on the other hand can do without the annotations, but it requires a lot of XML. XML configuration != maintainability. One of the really nice things about Castle.Windsor is the wiring you're able to set up in code with Installers, auto wiring based on naming conventions and whatnot. Ideally the container should also support lifecycle management and configuration; i.e. registering components as transient, singleton, pooled etc. Another bonus would be support for interceptors. Any tips would be greatly appreciated.

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  • Explicitly pass context object versus injecting with IoC

    - by SonOfPirate
    I have a layered service application where the service layer delegates operations into the domain layer for execution. Many of these operations need to know the context under which they are operation. (The context included the identity of the current user, culture information, etc. received from the caller.) For example, I have an API method that returns a list of announcements. The list is based on the current user's role and each announcement is localized to their culture. The API is a thin-facade that delegates to an Application Service in my domain layer. The Application Service method obviously needs to know the context of the current request/operation as another call to the same API from another user should result in a different list. Within this method, we also have logging that uses some of the context information so we a clear understanding of the context when the operation was performed (this is especially useful if something goes wrong.) While this is a contrived example, in the real world, my Application Services will coordinate operations with many collaborative components, any number of them also needing the context information. My choice is to pass the context to the Application Service which would then pass it with any calls to collaborators or have the IoC container satisfy the dependency the Application Service and any collaborators have on the context. I am wondering if it is considered good/bad, best practices/code smell, etc. if I pass the context object as a parameter to the domain methods or if injecting the context via an IoC container is preferred. (EDIT: I should mention that the context object is instantiated per-request.)

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  • Come integrare in modo smart processi di vendita e produzione?

    - by Claudia Caramelli-Oracle
    L’innovazione tecnologica ha trasformato il modo in cui i clienti interagiscono con le aziende. Inoltre, gli attuali scenari di mercato richiedono attenzione ed efficacia nella vendita per mantenere massima competitività. Per ottenere le migliori performance di vendita è necessario accelerare e automatizzare i processi di scambio informazioni tra i dipartimenti commerciali e produttivi, minimizzando tempi di attesa per ottenere dati tecnici e autorizzazioni alla fattibilità, riducendo i colli di bottiglia e i possibili errori umani attraverso un processo di controllo e omologazione dell’offerta.Gli sponsor dell’evento ti attendono l'11 giugno presso la prestigiosa sede dell’Unione Industriale di Torino per scoprire come: Ridurre il ciclo di vendita, facendo efficienza sull’intero processo di vendita Minimizzare gli impatti da turnover del personale di vendita Migliorare il value to promise Ottenere una migliore fidelizzazione e soddisfazione dei propri clienti, riducendone lo switching Assistere dal vivo ad una dimostrazione pratica di Oracle, leader mondiale nell’ambito delle soluzioni di CPQ (Configure, Price and Quoting) nell’utilizzo di uno strumento veloce, facile da utilizzare, che permetta una gestione smart della configurazione commerciale dell’offerta B2B anche con l’ausilio di accesso mobile e cruscotti direzionali. Scoprire come altre aziende abbiano adottato con successo queste soluzioni di business. La partecipazione all'evento è gratuita ma con capienza limitata, iscriviti subito per assicurarti la partecipazione: CLICCA QUI per registrarti. Se hai bisogno di maggiori informazioni scrivi a Silvia Valgoi.

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  • IoC in MVP Asp.NET

    - by Diego Dias
    Hello, Guys. I'm developing a application using MVP and I have a question about How inject my dependencis in my presenters class. Because my presente receve too an instance of the my view. I thought of create a viewbase and inside it I create my dependencies instances and inject it in my presenter instance. Could also have a HttpModule that intercept the calls to page and then I could inject my dependencies. I have some ideas but none I can inject my view in constructor only I can inject my view in mey presente by property. Someone have any ideas how do you do to inject my dependencies and my view in constructor of the presenter?

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  • Eventi di specializzazione - Computer Gross 2011

    - by user801018
    Eventi di specializzazione Il prezzo a listino del training è di 2.700 euro a partecipante. Per i nostri Partner che aderiscono a questa iniziativa il costo è di 800 euro* per partecipante. Il numero massimo di partecipanti per ciascuna sessione è di 16 persone. * comprende Voucher per iscriversi all'esame sul sito di Person VUE Per potersi iscrivere il dipendente del Partner deve avere un proprio account sul sito Person VUE. Se non si è creato in precedenza già un account è necessario che si registri almeno 72 ore prima della richiesta di iscrizione all'esame. Importante: il dipendente deve inserire il proprio OPN COMPANY ID affinchè la certificazione sia riconosciuta nell’ambito di OPN SPECIALIZATION PROGRAM. Per iscriverti clicca sulla data di tuo interesse: Codice Corso Data Location D50102GC20 Oracle Database 11g: Administration Workshop I Ed 2 PRV (5 gg) 17 ottobre Milano D58682GC20 Oracle WebLogic Server 11g: Administration Essentials Ed 2 PRV (5 gg) 24 ottobre Roma D63510GC11 Oracle BI 11g R1: Create Analyses and Dashboards Ed 1 (4 gg) 24 ottobre Roma D50079GC20 Oracle Database 11g: Administration Workshop II Ed 2 PRV (5 gg) 28 novembre Milano D58686GC20 Oracle WebLogic Server 11g: Advanced Administration Ed 2 (5 gg) 12 dicembre Milano D53979GC20 Oracle Fusion Middleware 11g: Build Applications with ADF I Ed 2 (5 gg) 09 gennaio Milano D67016GC20 Exadata and Database Machine Administration Workshop Ed 2 PRV (3 gg) 16 gennaio Milano D65160GC10 Oracle Identity Manager 11g: Essentials Ed 1 (4 gg) 06 febbraio Milano D63514GC11 Oracle BI 11g R1: Build Repositories Ed 1 PRV (5 gg) 06 febbraio Roma

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  • it is a good approach to implement dependency injection in a desktop app?

    - by luis_laurent
    Well, the thing is that I am just about to create a Desktop App (with .NET windows forms) And now I just wonder if it would be really a wise choise to use any IoC (StructureMap,Ninject,Spring .Net), I have used them before for Asp.Net web applications but what makes me doubt now is the fact that working with windows forms my business entities will persist when I navigate through tabs and unlike than web forms or mvc apps where it would be necesary to inject my business entity for every new request that is performed, I mean this because of the Asp.Net page life cycle where is performed the initialization and controls instantiation. Maybe I am misunderstanding the point of using an IoC, so please tell me what do you think would be a better choise?

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  • Instance management with Dependency injection (DI)

    - by Sven
    Hello I'm trying to understand how DI exactly works. I'm currently using Windsor as DI container. I use this to load my services dynamically in code without direct reference. But I have change behaviour and want to know a bit more on the instance mgmt using DI. I have a web app projct, here is a WCF service using PerCall as instancemode. This means, new instance/call. In this WCF I call a service (loaded via DI) and this service calls another service (again loaded via DI). The WCF is a new instance in the appdomain, but what about the services. They are also new instances? Is this DI container shared among all WCF instances and are the services in this container also single instances? Can anyone clarify?

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  • Creating a dynamic proxy generator – Part 1 – Creating the Assembly builder, Module builder and cach

    - by SeanMcAlinden
    I’ve recently started a project with a few mates to learn the ins and outs of Dependency Injection, AOP and a number of other pretty crucial patterns of development as we’ve all been using these patterns for a while but have relied totally on third part solutions to do the magic. We thought it would be interesting to really get into the details by rolling our own IoC container and hopefully learn a lot on the way, and you never know, we might even create an excellent framework. The open source project is called Rapid IoC and is hosted at http://rapidioc.codeplex.com/ One of the most interesting tasks for me is creating the dynamic proxy generator for enabling Aspect Orientated Programming (AOP). In this series of articles, I’m going to track each step I take for creating the dynamic proxy generator and I’ll try my best to explain what everything means - mainly as I’ll be using Reflection.Emit to emit a fair amount of intermediate language code (IL) to create the proxy types at runtime which can be a little taxing to read. It’s worth noting that building the proxy is without a doubt going to be slightly painful so I imagine there will be plenty of areas I’ll need to change along the way. Anyway lets get started…   Part 1 - Creating the Assembly builder, Module builder and caching mechanism Part 1 is going to be a really nice simple start, I’m just going to start by creating the assembly, module and type caches. The reason we need to create caches for the assembly, module and types is simply to save the overhead of recreating proxy types that have already been generated, this will be one of the important steps to ensure that the framework is fast… kind of important as we’re calling the IoC container ‘Rapid’ – will be a little bit embarrassing if we manage to create the slowest framework. The Assembly builder The assembly builder is what is used to create an assembly at runtime, we’re going to have two overloads, one will be for the actual use of the proxy generator, the other will be mainly for testing purposes as it will also save the assembly so we can use Reflector to examine the code that has been created. Here’s the code: DynamicAssemblyBuilder using System; using System.Reflection; using System.Reflection.Emit; namespace Rapid.DynamicProxy.Assembly {     /// <summary>     /// Class for creating an assembly builder.     /// </summary>     internal static class DynamicAssemblyBuilder     {         #region Create           /// <summary>         /// Creates an assembly builder.         /// </summary>         /// <param name="assemblyName">Name of the assembly.</param>         public static AssemblyBuilder Create(string assemblyName)         {             AssemblyName name = new AssemblyName(assemblyName);               AssemblyBuilder assembly = AppDomain.CurrentDomain.DefineDynamicAssembly(                     name, AssemblyBuilderAccess.Run);               DynamicAssemblyCache.Add(assembly);               return assembly;         }           /// <summary>         /// Creates an assembly builder and saves the assembly to the passed in location.         /// </summary>         /// <param name="assemblyName">Name of the assembly.</param>         /// <param name="filePath">The file path.</param>         public static AssemblyBuilder Create(string assemblyName, string filePath)         {             AssemblyName name = new AssemblyName(assemblyName);               AssemblyBuilder assembly = AppDomain.CurrentDomain.DefineDynamicAssembly(                     name, AssemblyBuilderAccess.RunAndSave, filePath);               DynamicAssemblyCache.Add(assembly);               return assembly;         }           #endregion     } }   So hopefully the above class is fairly explanatory, an AssemblyName is created using the passed in string for the actual name of the assembly. An AssemblyBuilder is then constructed with the current AppDomain and depending on the overload used, it is either just run in the current context or it is set up ready for saving. It is then added to the cache.   DynamicAssemblyCache using System.Reflection.Emit; using Rapid.DynamicProxy.Exceptions; using Rapid.DynamicProxy.Resources.Exceptions;   namespace Rapid.DynamicProxy.Assembly {     /// <summary>     /// Cache for storing the dynamic assembly builder.     /// </summary>     internal static class DynamicAssemblyCache     {         #region Declarations           private static object syncRoot = new object();         internal static AssemblyBuilder Cache = null;           #endregion           #region Adds a dynamic assembly to the cache.           /// <summary>         /// Adds a dynamic assembly builder to the cache.         /// </summary>         /// <param name="assemblyBuilder">The assembly builder.</param>         public static void Add(AssemblyBuilder assemblyBuilder)         {             lock (syncRoot)             {                 Cache = assemblyBuilder;             }         }           #endregion           #region Gets the cached assembly                  /// <summary>         /// Gets the cached assembly builder.         /// </summary>         /// <returns></returns>         public static AssemblyBuilder Get         {             get             {                 lock (syncRoot)                 {                     if (Cache != null)                     {                         return Cache;                     }                 }                   throw new RapidDynamicProxyAssertionException(AssertionResources.NoAssemblyInCache);             }         }           #endregion     } } The cache is simply a static property that will store the AssemblyBuilder (I know it’s a little weird that I’ve made it public, this is for testing purposes, I know that’s a bad excuse but hey…) There are two methods for using the cache – Add and Get, these just provide thread safe access to the cache.   The Module Builder The module builder is required as the create proxy classes will need to live inside a module within the assembly. Here’s the code: DynamicModuleBuilder using System.Reflection.Emit; using Rapid.DynamicProxy.Assembly; namespace Rapid.DynamicProxy.Module {     /// <summary>     /// Class for creating a module builder.     /// </summary>     internal static class DynamicModuleBuilder     {         /// <summary>         /// Creates a module builder using the cached assembly.         /// </summary>         public static ModuleBuilder Create()         {             string assemblyName = DynamicAssemblyCache.Get.GetName().Name;               ModuleBuilder moduleBuilder = DynamicAssemblyCache.Get.DefineDynamicModule                 (assemblyName, string.Format("{0}.dll", assemblyName));               DynamicModuleCache.Add(moduleBuilder);               return moduleBuilder;         }     } } As you can see, the module builder is created on the assembly that lives in the DynamicAssemblyCache, the module is given the assembly name and also a string representing the filename if the assembly is to be saved. It is then added to the DynamicModuleCache. DynamicModuleCache using System.Reflection.Emit; using Rapid.DynamicProxy.Exceptions; using Rapid.DynamicProxy.Resources.Exceptions; namespace Rapid.DynamicProxy.Module {     /// <summary>     /// Class for storing the module builder.     /// </summary>     internal static class DynamicModuleCache     {         #region Declarations           private static object syncRoot = new object();         internal static ModuleBuilder Cache = null;           #endregion           #region Add           /// <summary>         /// Adds a dynamic module builder to the cache.         /// </summary>         /// <param name="moduleBuilder">The module builder.</param>         public static void Add(ModuleBuilder moduleBuilder)         {             lock (syncRoot)             {                 Cache = moduleBuilder;             }         }           #endregion           #region Get           /// <summary>         /// Gets the cached module builder.         /// </summary>         /// <returns></returns>         public static ModuleBuilder Get         {             get             {                 lock (syncRoot)                 {                     if (Cache != null)                     {                         return Cache;                     }                 }                   throw new RapidDynamicProxyAssertionException(AssertionResources.NoModuleInCache);             }         }           #endregion     } }   The DynamicModuleCache is very similar to the assembly cache, it is simply a statically stored module with thread safe Add and Get methods.   The DynamicTypeCache To end off this post, I’m going to create the cache for storing the generated proxy classes. I’ve spent a fair amount of time thinking about the type of collection I should use to store the types and have finally decided that for the time being I’m going to use a generic dictionary. This may change when I can actually performance test the proxy generator but the time being I think it makes good sense in theory, mainly as it pretty much maintains it’s performance with varying numbers of items – almost constant (0)1. Plus I won’t ever need to loop through the items which is not the dictionaries strong point. Here’s the code as it currently stands: DynamicTypeCache using System; using System.Collections.Generic; using System.Security.Cryptography; using System.Text; namespace Rapid.DynamicProxy.Types {     /// <summary>     /// Cache for storing proxy types.     /// </summary>     internal static class DynamicTypeCache     {         #region Declarations           static object syncRoot = new object();         public static Dictionary<string, Type> Cache = new Dictionary<string, Type>();           #endregion           /// <summary>         /// Adds a proxy to the type cache.         /// </summary>         /// <param name="type">The type.</param>         /// <param name="proxy">The proxy.</param>         public static void AddProxyForType(Type type, Type proxy)         {             lock (syncRoot)             {                 Cache.Add(GetHashCode(type.AssemblyQualifiedName), proxy);             }         }           /// <summary>         /// Tries the type of the get proxy for.         /// </summary>         /// <param name="type">The type.</param>         /// <returns></returns>         public static Type TryGetProxyForType(Type type)         {             lock (syncRoot)             {                 Type proxyType;                 Cache.TryGetValue(GetHashCode(type.AssemblyQualifiedName), out proxyType);                 return proxyType;             }         }           #region Private Methods           private static string GetHashCode(string fullName)         {             SHA1CryptoServiceProvider provider = new SHA1CryptoServiceProvider();             Byte[] buffer = Encoding.UTF8.GetBytes(fullName);             Byte[] hash = provider.ComputeHash(buffer, 0, buffer.Length);             return Convert.ToBase64String(hash);         }           #endregion     } } As you can see, there are two public methods, one for adding to the cache and one for getting from the cache. Hopefully they should be clear enough, the Get is a TryGet as I do not want the dictionary to throw an exception if a proxy doesn’t exist within the cache. Other than that I’ve decided to create a key using the SHA1CryptoServiceProvider, this may change but my initial though is the SHA1 algorithm is pretty fast to put together using the provider and it is also very unlikely to have any hashing collisions. (there are some maths behind how unlikely this is – here’s the wiki if you’re interested http://en.wikipedia.org/wiki/SHA_hash_functions)   Anyway, that’s the end of part 1 – although I haven’t started any of the fun stuff (by fun I mean hairpulling, teeth grating Relfection.Emit style fun), I’ve got the basis of the DynamicProxy in place so all we have to worry about now is creating the types, interceptor classes, method invocation information classes and finally a really nice fluent interface that will abstract all of the hard-core craziness away and leave us with a lightning fast, easy to use AOP framework. Hope you find the series interesting. All of the source code can be viewed and/or downloaded at our codeplex site - http://rapidioc.codeplex.com/ Kind Regards, Sean.

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